NICKY PERSICO, Spaghetti Paradiso, Aliante Ed., 2011
E’ il primo romanzo di Nicky Persico, avvocato e giornalista pubblicista, ma è anche un atto giudiziario coerente e appassionato (una citazione o una denuncia-querela, secondo i punti di vista) per spiegare e sconfiggere un crimine del nostro tempo: un crimine silenzioso e invisibile che è descritto esattamente dal nostro codice penale, con l’art. 612 bis che punisce chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita.
E’ il primo romanzo di Nicky Persico, avvocato e giornalista pubblicista, ma è anche un atto giudiziario coerente e appassionato (una citazione o una denuncia-querela, secondo i punti di vista) per spiegare e sconfiggere un crimine del nostro tempo: un crimine silenzioso e invisibile che è descritto esattamente dal nostro codice penale, con l’art. 612 bis che punisce chiunque, con condotte reiterate, minaccia o molesta taluno in modo da cagionare un perdurante e grave stato di ansia o di paura ovvero da ingenerare un fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto ovvero da costringere lo stesso ad alterare le proprie abitudini di vita.
Sono questi
gli “atti persecutori” (lo stalking), le molestie e le
violenze quotidiane, le manipolazioni e i soprusi compiuti a danno per lo più
delle persone indifese, che prendono forme e contenuti diversi e che il
protagonista del romanzo, un praticante avvocato, cerca di scoprire e
denunciare, per difendere due donne che si sono rivolte allo studio di cui fa
parte.
Con molti
dubbi esistenziali e con molte incertezze, nella quotidianità e normalità della
sua vita, il praticante avvocato conduce le indagini per decifrare i fatti e far
affiorare le responsabilità, a poco a poco percependo anche il senso della
giustizia, che permette di separare la realtà dalle apparenze e giudicare i
fatti senza i contorni dei dettagli.
In ciò egli
segue i consigli dell’avvocato anziano che è capo dello studio (“parla poco,
ascolta molto, sii sintetico e veloce”), ma anche il suggerimento e
l’esempio della sua compagna (“se tu difendi qualcuno, essere informato è un
tuo dovere”, altrimenti diventi uno strumento inconsapevole nelle mani di
terzi) e soprattutto... la ricetta che egli stesso ha elaborato per trasformare
gli ingredienti più banali nella filosofia della vita (appunto, gli spaghetti
con il paradiso, l’alimento del corpo con la dimensione della coscienza, la
pulizia morale e la bellezza interiore, i sogni, i progetti, la vita gioiosa con
un’altra persona).
Così si
dipana il romanzo, nello scenario famigliare della città e della costa, e con i
vari personaggi che di volta in volta compaiono sul palco. Non solo l’avvocato
anziano, “autorevole con i clienti, inappuntabile con i cancellieri, un gradino
sotto i magistrati che lo volevano un gradino sotto”; ma anche l’antagonista, il
manipolatore, la figura sporca del criminale che proietta immagini differenti di
sé, per celare il nulla della sua esistenza, nella continuità della menzogna,
quasi un fantasma mimetizzato sotto spoglie prive di dignità; e ancora le
vittime innocenti, che subiscono i soprusi altrui e sono prese in una morsa, e
sono umiliate e confuse, aiutate per altro da un circolo di buone intenzioni che
riesce anche concretamente a proteggerle.
E’ nel
rapporto con queste persone (e con l’aiuto della sua compagna) che il praticante
cresce di statura a ogni pagina del libro, e alla fine parla solo con cognizione
di causa, e scopre i moventi dei delitti e le mosse degli avversari, anche se
con un senso un po’ fragile della deontologia.
Così
l’avvocato difende i diritti degli altri, le aspettative e le richieste
giuridiche e umane, e ne interpreta i bisogni, per arrivare quasi ad
“accarezzare l’anima”, mentre la trama si infittisce, fino all’epilogo
liberatorio.
Molti elogi
all’autore e al protagonista del libro. Possiamo immaginare e attendiamo con
curiosità le prossime avventure del nostro praticante avvocato.
(REMO
DANOVI)