LA
NOVITA' – L'AUTORE E' UN LEGALE DA ANNI IMPEGNATO SUL TEMA - LE
RICETTE METAFORICHE DEL PROTAGONISTA.
SPAGHETTI
PARADISO PER LE DONNE VIOLATE. UN
GIOVANE AVVOCATO BARESE IN LOTTA CONTRO LE SOPRAFFAZIONI, NEL ROMANZO
DI NICKY PERSICO
“Se
non vedi il nemico come tale, non sarai mai in grado di contrastarlo.
E quando capirai ti starà già piantando un coltello nella gola.
L'associazione di tipo mafioso, lo stalking manipolativo: entrambi
avevano come primo obiettivo l'irriconoscibilità”. Non è una
verità lapalissiana e si fa fatica a comprenderla. Ad Alessandro
Flachi – inesperto e un po' maldestro praticante avvocato nel
prestigioso studio Spanna di Bari – non sarà infatti sufficiente
far ricorso all'intuizione per afferrare la natura più profonda, e
dunque più oscura, di una trappola psicologica che ha immobilizzato
due donne: Virginia e Maria. Diversissime fra loro per estrazione
sociale, livello culturale, disponibilità economica, eppure entrambe
prigioniere in una gabbia di ricatti, persecuzioni e violenze,
costruita per loro dai rispettivi compagni di vita. Per Alessandro,
curatore legale delle due vicende, si annuncia un lento viaggio negli
inferi della sopraffazione, incorniciato da un titolo quasi
ossimorico: Spaghetti Paradiso (Baldini & Castoldi), primo
romanzo dell'avvocato e giornalista barese Nicky Persico, già autore
del racconto Teresa Dondolava (da cui è stato tratto l'omonimo
cortometraggio) e da anni impegnato, come legale, nel contrasto alla
violenza sulle donne, fenomeno di cui si è occupato anche attraverso
la promozione di numerose manifestazioni ed iniziative. Un interesse
coltivato, dunque, nel tempo e soprattutto negli anni di silenzio
collettivo, lontano dai riflettori mediatici che, in questi giorni di
pubblico dibattito sull'argomento, stanno illuminando decine di
estemporanei paladini della causa.
Ed
anche il volume, uscito già da qualche anno fa per i tipi di
Aliante, è una riedizione destinata, in questo particolare
frangente, a fregiarsi di una provvidenziale attualità, soprattutto
in riferimento all'angolo visuale scelto dall'autore. Protagonisti e
comprimari sono quasi tutti,m in qualche forma, “tecnici” del
settore: ad iniziare dal protagonista che affronta la questione
spesso con il codice alla mano, sostenuto dai consigli del dominus
Egidio Spanna e del suo staff, nonché dai preziosi suggerimenti di
Lara, una ragazza che gestisce, fra gli ulivi della campagna
Pugliese, un centro di accoglienza per donne maltrattate. Ognuno sa
il suo e fa il suo. Non ci sono invettive politiche, né annoiate
elucubrazioni sociologiche, e nemmeno inconcludenti tirate
femministe.
La
retorica rimane fuori dalla porta, mentre dentro si accomoda una
documentata riflessione condita da riferimenti giuridici e perfino
saggistici di indubbia utilità. A sostenere il tutto, una narrazione
serrata e vivace, non priva di colpi di scena e spettacolari
inseguimenti, con punte di notevole ironia e squarci di profonda
umanità. Resi ancora più vividi da una scenografia, romanticamente
intrisa di baresità e pugliesità, a tanti familiare ma che Persico
si premura di scrivere con puntualità e pazienza senza lasciar nulla
di taciuto.
In
questo multiforme universo di luci e ombre, amori ed orrori, si
affanna, con sempre maggior coscienza, il giovane Alessandro che,
oltre a dilettarsi in cucina, si diverte a redigere metaforiche
ricette dosando emozioni e sentimenti. Spaghetti Paradiso, appunto.
Scoprendo ogni giorno di più, come, nella gelida indifferenza del
caos urbano, ognuno vorrebbe assaggiarne una forchettata per
asciugare le lacrime e lasciarsi il passato alle spalle.
(Leonardo
Petrocelli - ©
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